Nel Decreto Ministeriale 1 marzo 2021. Modifiche all’allegato n. 26 al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, «Codice delle comunicazioni elettroniche», recante la normativa tecnica di disciplina dell’attività radioamatoriale. l’artico 6 punto uno Nominativo, recita:
- Il nominativo, di cui all’art. 139 del codice, è formato dalla lettera I (nona lettera dell’alfabeto) cui può seguire una seconda lettera, seguita da una singola cifra legata alla regione di appartenenza e da un gruppo di lettere. Il direttore generale per le attività territoriali, qualora venga accertato il possibile esaurimento dei nominativi disponibili sulla base delle modalità di assegnazione e gestione protempore vigenti, può rideterminare le predette modalità a tal fine utilizzando non più di 7 caratteri complessivi.
Il Decreto completo a questo link
Questo fatto ha messo in allarme il mondo radioamatoriale italiano perchè potrebbe stravolgere il sistema di assegnazione dei nominativi dal classico 3×3 ad un probabile 3×4. Cioè 3×3, tre caratteri nel prefisso e tre caratteri massimo nel suffisso. Invece nell’artico citato viene proposto, per i nuovi nominativi, la possibilità di avere ter caratteri nel prefisso e quattro caratteri nel suffisso ovvero 3×4, per un massimo sette caratteri.
Questo uscirebbe dal classico sistema dei nominativi normali adottato dalle amministrazioni di tutto il mondo e scombussolerebbe il sistema mondiale di riconoscimento per quanto riguarda l’Italia, ma specialmente nel campo della attività di contest metterebbe a disagio i corrispondenti che si aspettano tre lettere massimo nel suffisso e non quattro come prospettato nel Decreto Ministeriale.
A questo scopo la nostra assiciazione, l’A.R.I., Associazione Radoamatori Italiani, attraverso il Segretario Generale, Mauro Pregliasco/I1JQJ, ha sviluppato e inviato al MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, responsabile del Servizio di Radioamatore, una proposta revisione prefissi radioamatoriali per l’assegnazione dei nuovi nominativi. Tale proposta è pubblicata in home page nel sito web dell’A.R.I. a questo link
L’ho letta attentamente e la trovo un ottimo lavoro anche come idea per salvaguardare la composizione dei nostri nominativi. Spero che il MISE la prenda in considerazione. Ho trovato, però due piccoli dettagli con cui non sono d’accordo con Mauro.
Il primo, mi sembra di capire che si propone di riservare il prefisso speciale IR solo ai ponti ripetitori automatici, pagina 11 della proposta revisione prefissi radioamatoriali e non più anche ai contest e manifestazioni ed eventi, come chiaramente indicato anche nella pagina dei prefissi italiani del sito A.R.I. raggiungibili a questo link. Perchè moltissime stazioni italiane lo hanno richiesto e lo richiederanno perchè lo usano da molti anni, compreso il sottoscritto con IR3L.
La seconda osservazione riguarda il prefisso delle stazioni portatili quando trasmettono al di fuori della loro call area. Attualmente c’è una mancanza di regolamentazione da parte del MISE al riguardo. Mauro propone di posporre il prefisso della zona da cui si trasmette al proprio nominativo, es. I3FDZ/I5, pagina 15 e 16 della proposta revisione prefissi radioamatoriali. Io penso, invece, che il prefisso da dove si trasmette vada anteposto al proprio nominativo, es. I5/I3FDZ. Così è più incisivo, più efficace nei qso perchè il corrispondente capisce subito dove si trova la stazione senza aspettare tutto il nominativo per capire che il radioamatore non trasmette dal suo qth abituale ma è in portatile da una località al di fuori della sua call area. Peraltro, questa regola è già prevista per i radioamatori stranieri che trasmettono dall’Italia con licenza CEPT. Se John K1AR venisse trasmettere dal veneto userebbe I3/K1AR e non K1AR/I3.
Questo vale specialmente nei contest e da isole più ricercate. Nel contest delle isole IOTA, della RSGB, se una stazione vuole collegare solo isole e sente IS0/I3FDZ, con prefisso all’inizio, attira subito la sua attenzione, invece, di I3FDZ/IS0 che potebbe lasciare perdere se non ascolta tutto il nominativo. Anche nel contest WAE organizzato dalla DARC, il prefisso IS0 è un country diverso dall’Italia, se il prefisso IS0 viene anteposto al nominativo, anche questa volta attiva subito l’interesse del corrispondente. Sappiamo che nei contest con qso rapidissimi e concisi il tempo è denaro. Metaforicamente parlando naturalmente.
Se avete qualche dubbio o se volete chiedermi qualche chiarimento potete usare il form alla fine del post.
Se ci saranno novità al riguardo vi terrò informati, intanto vi saluto tutti cordialmente.
Fiorino/I3FDZ/IR3L