Il blocco di prefissi che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, MIMIT sta assegnando alle nuove stazioni di Radioamatore permanenti, dal IU..AAA al IU..ZZZ, sta per esaurirsi.
In questo articolo cerco di mettermi al posto dei funzionari del Ministero per esplorare le possibili soluzioni e prevedere come sarà il prossimo blocco di prefissi per l’assegnazione dei nominativi ai nuovi Radioamatori facendo delle ipotesi nuovi prefissi radioamatoriali italiani.
Come dal mio precedente articolo sull’argomento, raggiungibile a questo link, ritengo poco pratica la soluzione di aumentare le lettere del suffisso a quattro.
La seconda soluzione sarebbe quella di trovare un’altra lettera da inserire al posto della U nel prefisso dei nominativi assegnati attualmente e aprire così un nuovo blocco di prefissi. Le uniche due lettere libere perchè non ancora usate nella formazione dei prefissi radioamatoriali sono la D e la E. Questa è una ipotesi per nuovi prefissi radioamatoriali italiani
Tutte le altre 24 lettere dell’alfabeto sono già usate o per i prefissi dei nominativi permanenti nelle regioni normali: K, U e Z; IK, IU e IZ o per i prefissi dei nominativi permanenti nelle regioni a statuto speciale: N, IN3, per il Trentino Alto Adige, V, IV3 per il Friuli Venezia Giulia, X, IX1, per la Valle d’Aosta, T, IT9, per la Sicilia e S, IS0, per la Sardegna. Per i prefissi speciali temporanei assegnati per contest e manifestazioni: B, I, O, P, R e Y; IB, II, IO, IP, IR e IY, quest’ultimo viene assegnato alle stazioni commemorative dell’opera di Marconi. Per i prefissi delle isole italiane: A, IA5, per le isole toscane, J, IJ7, per l’Arcipelago delle Cheradi, L, IL7, per le Isole Tremiti, C, IC8, per isole napoletane, F, IF9, per le Isole Egadi, G, IG9, per le Isole Pelagie, H, IH9, per l’Isola di Pantelleria, M, IM0, per le isole della Sardegna, B, IB0, per le Isole Ponziane (In coassegnazione con i prefissi speciali). La lettera W, IW, invece, anche se non è più assegnata è ancora in uso dalle ex autorizzazioni di tipo B confluite nell’autorizzazione tipo A, unica esistente in Italia. Infine la lerreta Q, IQ, fa parte del prefisso dei nominativi assegnati alle stazioni delle sezioni ARI e a certi club di radioamatori.
Per questti dati mi sono avvalso della pagina “Prefissi Italiani“, nel sito dell’ARI, aggiornato al 07/05/2019.
La prossima figura mostra le aree radio italiane.
Se invece il Ministero volesse preservare le lettere D ed E per altri scopi futuri, potrebbe inserire un numero fra la lettera I e il numero dell’area radio. Utilizzando il numero 1, l’area radio 1 diventerebbe I11, l’area radio 2 diverterebbe I12, l’area radio 3 diventerebbe I13 ecc. ecc seguito dal suffisso. Oppure invertirli, il numero fisso dopo il numero dell’area radio. Le regioni a statuto speciale resterebbero invariate. Questo sistema è attuabile, perchè metterebbe a disposizione altri 9 blocchi di prefissi dal I1 al I8 e poi lo I0. Viene escluso il numero 9 perchè assegnato solo alla Sicilia. Questa ipotesi, però, non mi sembra tanto elegante dal punto di vista operativo in radio, ma è accettabile.
Un’altro sistema sarebbe quello di chiedere un nuovo blocco di prefissi all’ITU per il nostro paese. E’ stato fatto da molte altre nazioni. Questa è la pagina web della ITU e il link per accedere alla visione di tutti i blocchi di lettere per formare i nominativi radio assegnati a tutte le nazioni.
Gli stati Stati Uniti hanno a disposizione le lettere K, N, W complete e parte della lettera A. La gran Bretagna ha a disposizione le lettere G e M, complete, il blocco completo da 2AA a 2ZZ, parte della lettera Z e altri 2 blocchi VPA/VQZ e VSA/VSZ. La Norvegia ha a disposizine il blocco da LAA a LPZ e poi il blocco da JWA a JVZ. La polonia ha a disposizione il blocco da SNA a SPZ e poi il blocco da 3ZA a 3ZZ. Alla Germania è stato assegnato parte della lettera D e il blocco da Y2A a Y9Z. Anche alla Francia pur evendo assegnata la lettera F completa, gli sono stati assegnati anche i seguenti blocchi: HWA/HWZ, TKA/TKZ, TMA/TMZ e TOA/TQZ. Potrei fare altri esempi. Noi abbiamo a disposizione solo la lettera I completa.
Il nostro Ministero potrebbe chiedere all’ITU qualche blocco libero magari composto da due caratteri: una lettera e un numero. Potrebbe essere il blocco da E8A a E9Z che non è ancora stato assegnato. Questo permetterebbe la formazione di nominativi con la stessa struttura dellì’ipotesi precedente, con due numeri nel prefisso, tipo E81AAA per la zona radio 1, E82AAA per la zona radio 2, oppure E83AAA per la zona radio 3 ecc. ecc, in questo caso sarebbe un nominativo inconsueto per l’Italia ma attraente dal punto di vista della novità per i nuovi Radioamatori Italiani. Questa è l’ultima ipotesi nuovi prefissi radioamatoriali italiani.
Staremo a vedere le decisioni del Ministero, magari la loro scelta sarà ancora diversa verso una soluzione che a me non è venuta in mente. Aspettiamo e vedremo. La grande comunità radioamatoriale italiana è incuriosita.
A presto Fiorino/I3FDZ